Continua con successo la Stagione Concertista dedicata agli studenti.

Giovedì 13 giugno con il concerto “SONATA A TRE ALLA MANIERA ITALIANA” delle Classi dei M° Comparetto e Croce.

Ore 17:30, Sala Sollima

PROGRAMMA

G. Sammartini, Triosonata n°2 in fa maggiore per due flauti e b.c.
(Allegro – Adagio – Allegro)

J.J. Quantz, Triosonata in re minore per flauto, violino e b.c.
(Grave – Presto – Grave – Vivace)

J.S. Bach, Prelude dalla suite inglese in la minore BWV 807 per clavicembalo solo

G.P. Telemann, Fantasia n°3 TWV 40:4 per flauto solo
(Largo – Vivace – Largo – Vivace – Allegro)

G.P. Telemann, Triosonata per flauto, violino e basso in la minore Twv 42:a1
(Affettuoso – Vivace – Grave – Menuet)

G.P. Telemann, Fantasia n°1 TWV 40:2 per flauto solo
(Vivace – Allegro)

G. Sammartini, Triosonata n°4 in fa maggiore per due flauti e b.c.
(Allegro – Adagio – Allegro)

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Dario Venutelli, Peter Zummo, flauto dolce
Annalisa Scalia, violino
Giuliana Garda, violoncello
Gabriele Mari, clavicembalo

La sonata a tre o trio sonata è una forma musicale fra le più importanti della musica da camera del periodo barocco (XVII secolo e XVIII secolo).La scrittura di una sonata in trio è per due strumenti melodici ed il basso continuo, in totale quindi tre parti, da cui il nome. Come prassi tuttavia spesso il basso continuo viene eseguito da più strumenti (ad esempio il violoncello o la viola da gamba associati a uno strumento a tastiera).
Gli strumenti melodici sono spesso identici (2 violini, 2 flauti, 2 oboi) oppure non è infrequente trovare 2 strumenti diversi accostati. Non rare sono le trascrizioni in cui vi è un solo strumento solista mentre la seconda parte melodica è affidata alla mano destra del cembalista, mentre la sinistra fa da sostegno armonico col basso.

Gran parte dei compositori dell’epoca barocca si è cimentata nella realizzazione di una raccolta di trio sonate e, partendo dal Maestro e modello imprescindibile Arcangelo Corelli, questo genere si è consolidato e sviluppato attraverso quasi due secoli.