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Conservatorio Palermo

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Rassegna pianistica al Conservatorio

Rassegna pianistica al Conservatorio di Palermo

Il primo appuntamento è il 5 ottobre con il Duo Marrone D’Alberti. Il 6 è in calendario “Il suono di Beethoven”, Concerto di Massimo Bentivegna su pianoforti storici viennesi con presentazione degli strumenti di Ugo Casiglia

Sarà un ottobre dedicato agli amanti del pianoforte. La Rassegna pianistica del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo propone cinque appuntamenti riservati a quello che per molti è il “re” degli strumenti. Tutti i concerti si svolgeranno nella Sala Ferrara dell’Istituto con inizio alle ore 21. Gli artisti sono docenti del Conservatorio.

Si comincia domani 5 ottobre con il Duo Giacometta e Vincenzo Marrone D’Alberti. In programma “Ma mere l’oye” di Ravel, “Lebensstürme“ e Fantasia in fa min. di Schubert, “Hommage a Debussy” e “Arabesque Berceuse” di Antonio Fortunato e Sedici valzer op. 39 di Brahms. Fratelli, Giacometta e Vincenzo Marrone D’Alberti hanno iniziato da piccolissimi a suonare insieme acquisendo una peculiare intensità emotiva unita alla ricerca estetica del suono. Il Duo si è esibito con successo in prestigiose sale da concerto europee, ricevendo significativi riconoscimenti, fra cui il Premio Unesco per la cultura e per l’arte.

Il 6 ottobre è in calendario Il suono di Beethoven, Concerto di Massimo Bentivegna su pianoforti storici viennesi (1800-1820), presentazione degli strumenti a cura di Ugo Casiglia, considerato un’autorità internazionale nel campo del restauro e della costruzione degli strumenti a tastiera antichi. In programma le Sonate in do diesis minore op.27 n.2, in re minore op.31 n.2 e in mi maggiore op.109 di Ludwig van Beethoven. Lungo il curriculum di Massimo Bentivegna, che ha fatto parte, fra l’altro, dello “Zephyr Ensemble”, formazione specializzata nell’esecuzione di musica contemporanea.  Tra il 1995 e il 2000, Bentivegna ha suonato in duo con il violoncellista Vadim Pavlov, realizzando anche un CD con musiche di Schubert e Schumann. Negli stessi anni è stato docente di musica da camera per “Operalaboratorio” e ha curato la parte musicale degli spettacoli teatrali di Mimmo Cuticchio ispirati a opere liriche di Puccini.

 

Per un pianista la trascrizione è sempre un lavoro difficile e avvincente. Si tratta infatti di donare a un brano già esistente una nuova caratterizzazione che non ne snaturi il significato originario, ma aggiunga valore musicale ed espressivo. Il 13 ottobrePietro Beltrani proporrà l’esecuzione integrale delle Trascrizioni per pianoforte di S. Rachmaninov. Assolutamenterispettose verso le intenzioni originarie, le trascrizioni ne costituiscono sempre un superamento dal punto di vista tecnico, armonico ed espressivo. Lo stile di Rachmaninov si fa sempre sentire, anche in repertori considerati distanti dal suo, come Bach, Bizet, Mendelssohn e Schubert. Assai d’impatto sono le trascrizioni da Kreisler, utilizzate spesso da Rachmaninov come bis, mentre più oniriche sono le trascrizioni dai suoi stessi lavori. Esaltanti all’ascolto e all’esecuzione sono le trascrizioni da autori russi, come Mussorgsky, Rimsky-Korsakov e Tchaikovsky (la cui Romanza op. 16 n. 1 è l’ultimo lavoro scritto da Rachmaninov). Beltrani si è esibito con successo in Italia e all’estero, suonando in luoghi prestigiosi dal Parco della musica di Roma, alla Fenice di Venezia, alla Carnegie Hall di New York.

 

 

Il 19 ottobre è la volta del maestro Alberto Ferro, che eseguirà Preludio e Fuga n. 17 BWV 862 in La bemolle maggiore, dal Clavicembalo Ben Temperato (Vol. I) di Bach; 3 Mazurche op. 59 di Chopin; Pour le piano L. 95 di Debussy; Sonata n. 6 op. 82 in La maggiore di Prokofiev. Nel corso della sua carriera concertistica, Ferro ha ricevuto numerosi premi e si è esibito in prestigiosi teatri e sale da concerto europei. Tra i numerosi premi vinti in concorsi nazionali ed internazionali spiccano: il 1° premio e il premio del pubblico al “Telekom – Beethoven” di Bonn (2017); il 2° premio, il premio della critica e il premio speciale Haydn al “Ferruccio Busoni” di Bolzano (2015); il 6° premio e il premio del pubblico al “Regina Elisabetta” di Bruxelles (2016); il 2° premio al “Premio Jaén” (2022); il 1° premio al “Premio Venezia” (2015); il premio come finalista e il premio Children’s Corner al “Clara Haskil” di Vevey (2017).  Nel 2016 e nel 2017 ha ricevuto la Medaglia della Camera dei Deputati, conferitagli dalla ex Presidente della Camera, On. Laura Boldrini, in occasione della Festa Europea della Musica, come riconoscimento al suo talento artistico, e per i successi riportati nel corso degli ultimi anni in competizioni pianistiche internazionali. Nel marzo del 2017 ha tenuto un recital presso la Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale, nella rassegna “I Concerti del Quirinale” in diretta su Rai Radio 3. Molte sue registrazioni sono state trasmesse da emittenti radiotelevisive nazionali.

 

La Rassegna pianistica si conclude con il 27 ottobre con il recital di Violetta Egorova. In programma Partita n. 2 in do minoreBWV 826 di Bach, Sarabande e Chaconne sul tema del Singspiel “Almira” di Handel (S. 181) di Liszt, 5 pezzi da “Romeo e Giulietta” di Prokofiev.

Allieva di Lev Naumov al Conservatorio di Mosca, Violetta Egorova ha iniziato giovanissima la carriera concertistica, esibendosi come enfant prodige con le più prestigiose orchestre russe. Vincitrice di premi internazionali, si è esibita in importanti teatri e sale da concerto internazionali ed è spesso ospite di grandi orchestre. Il suo repertorio comprende una grande varietà di epoche e stili, e spazia da concerti per solista e monografie di grandi compositori come Bach, Mozart, Beethoven, Schumann, Tchaikovsky e Liszt, a compositori contemporanei. Collabora stabilmente con grandi artisti come Darko Brlek, Vladimir Markovich, Epifanio Comis, Eva Gosser, Nina Kotova, Vladislav, Bezrukoff, Robin Meyforf, Anna Kruger, Astrid Shvinn, Lark String Quartet, Sikelikos String Quintet e molti altri. Violetta Egorova è solista della Moscow State Philharmonic ed è docente di pianoforte presso Il Conservatorio “Alessandro Scarlatti.Dal 2013 è presidente del Sergei Rachmaninov International Award di Mosca.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

 

 

 

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