Conservatorio Palermo

Dopo il successo del 16 aprile scorso, con più di mille partecipanti venuti a conoscere l’offerta formativa dell’Istituto, il Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo riapre le sue porte antiche alla città con un nuovo Open Day, in programma domenica prossima, 28 maggio, dalle 10 alle 13.30. Oltre 100 musicisti accoglieranno il pubblico con una serie ininterrotta di interventi e di concerti che spazieranno in tutti i generi: dalla musica classica alla contemporanea, al jazz, dalla cameristica al canto. I visitatori saranno ricevuti dal presidente Giovanni Angileri e dal direttore del Conservatorio Daniele Ficola. In apertura, l’atrio risuonerà dei canti del Coro di voci bianche, diretto da Antonio Sottile, alle 11 in sala Mannino si esibirà invece la Balarm Sax Orchestra a cura di Giuseppe Palma. Ci sarà anche una postazione informativa a cura della segreteria didattica. “L’obiettivo”, spiega il direttore Ficola, “è di far conoscere meglio le attività didattiche e artistiche dell’Istituto, anche nella prospettiva delle nuove ammissioni previste in questi mesi”. Ma non solo, perché l’iniziativa ha anche lo scopo di illustrare il patrimonio, la storia e le peculiarità di un edificio monumentale, un tempo la Chiesa e il Convento dell’Annunziata, che si trova nella via degli oratori del Serpotta. Domenica prossima, le aule, la direzione, il chiostro e l’atrio saranno pieni di musica eseguita da allievi e docenti con tutti gli strumenti che si insegnano al Conservatorio. La Sala Sollima sarà dedicata al pianoforte e alla composizione. Nel cortile interno si esibiranno gli studenti di fisarmonica. In direzione si potranno ascoltare concerti di pianoforte, canto, musica da Camera, musica vocale da camera e musica d’insieme per strumenti ad arco. Nelle aule suoneranno i clavicembali e le tastiere storiche, le chitarre e le viole da gamba, i violini, i flauti e i fagotti. Al terzo piano, i sax e i pianoforti, i contrabassi, le percussioni, i corni e le trombe.

Il Conservatorio di Palermo è uno dei più antichi in Italia, venne istituito dal vicerè Conte de Castro tra il 1617 e il 1618, come Orfanotrofio del Buon Pastore, dedicato alla cura “de li spersi mascoli”, che per guadagnarsi da vivere imparavano a suonare uno strumento.  Il 21 maggio sarà un’occasione da non perdere per rivedere il prezioso portale d’ingresso chiaramontano, visitare la raccolta di strumenti antichi, la biblioteca con le sue rare collezioni, ammirare le armoniose colonne del chiostro e il bassorilievo con l’Annunciazione dai cui il complesso ha preso il nome.