A giugno riprendono gli esami.
Per la giornata della musica, il 21 giugno in programma una grande manifestazione musicale on line.
L’impegno per superare le difficoltà dell’insegnamento della musica a distanza.
Dopo la chiusura per la pandemia, il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo ricomincia a vivere attraverso il suono di alcuni strumenti. I primi studenti hanno ripreso ad esercitarsi in Istituto con accessi contingentati e rigorosi turni, che coinvolgono in prima battuta strumenti individuali nel rispetto della normativa in materia di prevenzione al covid-19, a seguito della nota del 4 maggio del Ministro Manfredi e del DPCM del 17 maggio, dopo che la sede di via Squarcialupo ha riaperto il 4 maggio scorso nel rispetto delle norme igienico sanitarie e di sicurezza.
“A giugno” dice il direttore Gregorio Bertolino, “inizieranno i primi esami e i diplomi accademici in telepresenza, una novità assoluta per il Conservatorio, con canditati e commissioni a distanza in un luogo dove il confronto umano è fondamentale, come fondamentale è fare musica insieme, condividere emozioni, raggiungere lo stesso obiettivo ognuno con la propria specificità, comunicare con i suoni e con il gesto, gli sguardi, aiutarsi a vicenda”.
Da oltre due mesi, l’attività formativa continua a distanza con i docenti che, attraverso varie modalità telematiche o attraverso la piattaforma adottata dall’Istituto, hanno tenuto contatti e lezioni con gli studenti e li hanno guidati in questo periodo di emergenza. “Non sono mancate le difficoltà, superate grazie all’impegno di insegnanti e allievi”, prosegue Gregorio Bertolino, “dovute alla peculiarità dell’insegnamento della musica che si nutre del contatto diretto tra maestri e allievi e che ha dovuto adattarsi a un nuovo modo di comunicare attraverso piattaforme non strutturate in maniera specifica per la trasmissione del suono. La gestione di questo difficile momento ha visto un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tutti gli organi di gestione dell’Istituto ed in particolare le segreterie per il complesso lavoro di riorganizzazione degli esami. Il Conservatorio è comunque presente nel panorama culturale, e si appresta a vivere, attraverso i propri canali web, una manifestazione on-line programmata per il 21 giugno, giornata della musica, nella quale potremo ascoltare molte ore di musica che vedrà protagonisti i nostri studenti”.
“Le attività didattiche ed amministrative del Conservatorio sono sempre proseguite in modalità telematica e di smart working, ricorda il presidente del Conservatorio Mario Barbagallo. “Tengo a ringraziare”, dice il professor Barbagallo, “tutti i docenti che nonostante il periodo molto complesso e di emergenza che abbiamo vissuto, sono riusciti a garantire pienamente la continuità dell’offerta formativa a tutti gli studenti attraverso metodiche di didattica online ed il personale tecnico-amministrativo che ha consentito la prosecuzione della struttura amministrativa in smart working. La didattica online soprattutto in campo musicale, ha ovviamente una serie di limitazioni. Il rapporto umano e l’interazione tra docente ed allievo è fondamentale nella crescita e nell’apprendimento musicale e professionale. L’atmosfera che si respira nelle aule di un conservatorio dona sensazioni e impressioni irripetibili. Il conservatorio è un luogo magico dove si instaurano rapporti e relazioni impareggiabili. Soprattutto per questo il rientro nella sede mantenendo tutte le condizioni di sicurezza per le attività previste (esercitazioni tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni, l’utilizzo della biblioteca, e presto per gli esami ed i diplomi) è un momento di grande felicità per tutti noi”.
Per il direttore Gregorio Bertolino “l’auspicio è che da settembre possa riprendere la nostra regolare attività, sempre nel rispetto della salute di tutti e delle regole che ci verranno richieste. Ci prepariamo ad una ripresa didattica, e ci auguriamo anche dell’attività artistica, che abbiamo dovuto annullare a partire dal Concerto inaugurale al Teatro Massimo in collaborazione con il Consolato Generale Russo e che prevedeva manifestazioni di alto profilo in collaborazione con le maggiori Istituzioni culturali della città e del territorio”
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