La musica non conosce barriere e supera ogni differenza
Dieci e lode, Alessio Allegra si è diplomato col massimo dei voti in Pianoforte presso il Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo. E’ un diploma del vecchio ordinamento dei conservatori, che equivale alla laurea magistrale. Un successo che ogni studente aspira a conseguire. Ma che per Alessio vale molto di più, perché ha il sapore di una grande battaglia vinta essendo stato uno dei primi studenti autistici a essere ammesso in un conservatorio italiano. La sua passione per la musica si è scontrata per anni con una chiusura totale. Una porta che si è aperta solo grazie alla determinazione sua e dei suoi familiari e alla disponibilità del Conservatorio palermitano, rendendo normale quello che prima sembrava un’eccezione. Dieci anni fa il giovane musicista, che voleva frequentare il conservatorio, è stato un caso mediatico; ed è anche grazie al suo impegno se oggi altri ragazzi come lui possono frequentare i conservatori.
Per il presidente del Conservatorio Scarlatti, professor Mario Barbagallo che da sempre ha a cuore questo particolare settore anche dal punto di vista terapeutico: “La storia di Alessio è la conferma dei benefici promossi dallo studio dell’arte e della musica, che migliora la socializzazione, le connessioni cerebrali e la gestione delle emozioni”.
La difficoltà all’ammissione e le originarie resistenze da parte dell’Istituto erano determinate anche dalla mancanza di figure professionali adeguate, in grado di affrontare un compito così specialistico. “Quando si è presentato il caso di Alessio”, spiega il maestro Gaetano Cuccio, docente di Prassi esecutiva, che ne ha seguito la formazione, “in accordo col MIUR, il Conservatorio ha promosso, secondo le norme vigenti per altri insegnamenti, dei percorsi formativi per studenti della qualità di Alessio. Tra le particolarità, in queste norme, è prevista la presenza di un tutor, che affianca il docente seguendone le linee. In questo caso è stato scelto Fabrizio Quattrocchi per le competenze dimostrate”. Il Maestro Cuccio si è occupato della formazione di Alessio perché è anche un medico con esperienze pregresse nel campo del disagio sociale (incaricato fra l’altro dal Ministero di Grazia e Giustizia come Esperto per il Laboratorio di musicoterapia per il progetto “Contrasto alla droga e patto educativo”). Ad oggi in Conservatorio studiano altri due allievi affetti da autismo.
La musica è stata sempre la grande passione di Alessio. Non ha mai smesso di amarla nonostante la difficoltà di superare quella che definisce la sua “differenza”. Da quando aveva 14 anni ha cominciato a studiarla in maniera più seria, fino ad oggi quando è riuscito a stringere il suo sogno fra le mani.
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