Cerimonia di consegna al Conservatorio dei locali dell’ex complesso San Francesco
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Martedì 18 giugno 2019
Dichiarazione del Presidente del Conservatorio, Gandolfo Librizzi
“Con la consegna al Conservatorio dei locali dell’ex complesso San Francesco, si pone una pietra miliare per la vita dell’Istituzione e della città. Da oggi, il Conservatorio, disponendo di una nuova sede che si aggiunge a quella storica di via Squarcialupo, potrà ampliare e potenziare l’offerta formativa ma anche la produzione artistica e culturale. Con la riqualificazione che si attende di avviare entro l’anno una volta ammessi a finanziamento da parte del MIUR, il cuore antico della città potrà disporre di un polo d’eccellenza che rianimerà un intero quartiere e produrrà ampie ricadute economiche, sociali e culturali. La città disporrà di una nuova sala di concerto e di spazi per iniziative culturali diversificate come nella migliore tradizione europea.
E’ stata un’operazione complessa che arriva oggi a conclusione nella sua prima parte, dopo un lungo e complesso iter risolto positivamente grazie a una sinergica intesa tra il Conservatorio, il Comune di Palermo e la Città Metropolitana, un gioco di squadra che ha dato i suoi frutti.
Senza la volontà del Sindaco e lo straordinario impegno degli assessori Cusimano, Gentile, Arcuri e D’Agostino e di alcune persone che con vero spirito di abnegazione per l’interesse pubblico, non si sono risparmiate per conseguire questo risultato, oggi il Conservatorio e l’intera città avrebbero perso un’occasione storica. Grazie all’intesa e al lavoro di queste persone, tra tutte, il dott. Domenico Verona, dirigente del Comune di Palermo, la dott.ssa Marianna Mirto capo di Gabinetto del Sindaco della Città Metropolitana e l’arch. Giuseppina Grigoli Responsabile del Settore Patrimonio della Città Metropolitana, e il dott. Raimondo Cipolla, Direttore Amministrativo del Conservatorio, il Conservatorio, dapprima, ha potuto partecipare al bando MIUR e oggi ha potuto aver consegnato i locali. Riconoscere il merito di chi ha concorso a raggiungere questo importante risultato è un dovere istituzionale perché è un valido esempio da indicare.
C’è di che essere compiaciuti per l’operazione. Un esempio concreto di come, attraverso il recupero e la valorizzazione di un bene storico e la sua rifunzionalizzazione, in questo caso musicale e formativa, si innestino plurimi processi positivi di rigenerazione urbana e culturale.
Per il Conservatorio un traguardo impensabile e una prospettiva inimmaginabile. I suoi futuri studenti potranno disporre di due sedi con spazi e aule adeguati come nei più moderni Conservatori d’Europa e un pubblico più vasto potrà ammirare fruire di una sede ricca di memoria, tra le più antiche di Palermo: vi fu celebrato lì il processo dei rivoltosi del 1848 e quello dei fasci siciliani”.
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