Filippo Mineccia inizia i suoi studi musicali molto presto presso la Scuola di
musica di Fiesole, cantando come voce bianca nel coro polifonico. In seguito
si dedica allo studio del violoncello e del canto con Gianni Fabbrini e
Donatella Debolini. Svolge un'intensa attività concertistica e di ricerca
riguardante il repertorio vocale dei cantanti evirati, ricostruendo carriere,
biografie, prassi esecutiva dei più importanti virtuosi dell'epoca barocca. Ha
lavorato con numerosi Ensembles e gruppi specializzati nel repertorio antico
come: Complesso Barocco, Concerto Koln, Accademia Bizantina, Ensemble
Inegàl, Baltasar Neumann Ensemble, la Barocca, Cappella de' Turchini, Divino
Sospiro, Concerto de’ Cavalieri, I Barocchisti, Kammerorchester Basel, La
Venexiana, Auser Musici. Ha lavorato inoltre con direttori come Alan Curtis,
Antonio Florio, Massimo Mazzeo, Thomas Engelbrock, Claudio Cavina, Michael
Hofstetter, David Coleman, Ottavio Dantone, Ruben Jais, Enrico Onofri, Carlo
Ipata. Tra le sue più importanti e significative presenze in concerti e recitals
degli ultimi anni vale la pena ricordare: La Passione di A. Caldara (S. Pietro)
diretto da Antonio Florio, Stabat Mater e Salve regina di G. B. Pergolesi diretto
da Michael Hofstetter, Wienachtsoratorium, Osteroratorium, Johannespassion
e Matthauspassion di J. S. Bach con la Barocca diretta da Ruben Jais,
Incoronazione di Poppea con La Venexiana diretto da Claudio Cavina,
Belshazzar (Cyrus) di G. F. Handel con Accademia Bizantina diretta da Ottavio
Dantone. Ha inoltre debuttato i seguenti ruoli operistici: Telamone ne l'Ercole
sul Termodonte di Antonio Vivaldi, realizzato durante il 49 Festival dei Due
Mondi (2006), e diretto da Alan Curtis; Giulio Cesare di G. F. Haendel (ruolo
principale) all' Hagen Stadttheater; Nerone ne l'Ottavia Restituita al trono D.
Scarlatti con la Cappella de' Turchini e diretta da Antonio Florio. Nell'aprile
2010 ha inoltre cantato nel Fairy Queen di Henry Purcell al Hagen
StadtTheatre (Germania) per poi interpretare Tolomeo nel Giulio Cesare
presso il teatro Comunale di Ferrara e il teatro Alighieri di Ravenna con
Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Nel 2014 ha debuttato il
ruolo di Dardano ne l'Amadigi di Handel al Festival di Halle (direz. Ottavio
Dantone), replicato anche a Basilea e Versailles, e anche il ruolo di Tamerlano
nel Bajazet di Francesco Gasparini durante il Festival Opera Barga con Auser
Musici ensemble diretto da Carlo Ipata. Ha al suo attivo una notevole
produzione discografica tra cui vale la pena ricordare: Il tesoro di San
Gennaro (Glossa 2013, Antonio Florio, I Turchini) Bajazet di F. Gasparini
(Glossa 2014,Carlo Ipata, Auser Musici), Giulio Cesare di G. F. Handel (Naive
2012, A. Curtis, Il complesso Barocco), L. Vinci Alto arias (Panclassic 2014,
Stefano Aresi, Stile Galante) Attilio Ariosti London (Glossa 2016, Andrea
Friggi, Ensemble Odyssee). In uscita a ottobre 2016 il nuovo recital solistico
dedicato a N. Jommelli registrato per l’etichetta Panclassic con Nereydas
ensemble e diretto da Javier U. Illàn. Tra i recenti impegni, ricordiamo la sua
interpretazione nel ruolo di Silla nell'omonima Opera di Handel nella stagione
2015/16 del festival Haendeliano di Halle sotto la direzione di Enrico Onofri.
Nel marzo 2016 ha interpretato il ruolo di Ottone a Vienna al Theater an der
Wien nell'Agrippina di Handel sotto la direzione di Thomas Hengelbrock nella
nuova regia di Roberta Carsen. I suoi futuri impegni lo vedranno impegnato in
concerti, recitals e allestimenti operistici come il recital dedicato alla figura
del Castrato Giovanni Francesco Grossi, detto Siface con Ensemble Nereydas
nel 2017 e il debutto nel ruolo di Endimione ne la Calisto di Cavalli diretta da
Christopher Rousset con regia di Mariame Clément al Opéra National du Rhin
di Strasburgo.