– Studia piano classico e in seguito armonia jazz con George Cables, Kenny Barron e
Dave Kikoski a New York. Si diploma in Composizione Jazz con votazione di 110 con
lode e menzione d’onore, presso il Conservatorio N.Piccinni di Bari.
– Nel Luglio 2010 vince la “LUCA FLORES PIANO COMPETITION” di Firenze e appena
due settimane più tardi si aggiudica l’ “INTERNATIONAL JIMMY WOODE AWARD”
come miglior pianista, premiato da Antonio Sanchez e Kurt Rosenwinkel.
– Nel 2011 è tra i finalisti della prestigiosa “Martial Solal Competition” di Parigi che ogni 4
anni seleziona 40 giovani pianisti da tutto il mondo, ma deve rinunciarvi perche’ proprio in
quei giorni viene invitato ad esibirsi al “Dizzy’s Club Coca Cola” di New York presso il
“Jazz at Lincoln Center” per una settimana di concerti negli after hours con il Kenny
Barron 4et.
– Dal 2004 al 2012 è resident-pianist del “Uèffilo” nel suo paese natale, uno dei jazz club
più importanti d’Europa.
– Ospite del festival internazionale di Tuscia in Jazz 2011, ha l’occasione di registrare un
disco dal vivo con George Garzone e Antonio Sanchez.
– Nel 2019 pubblica il suo terzo lavoro in trio dal titolo Stories per la celebre etichetta Fresh
Sound Records con base a Barcellona e New York (etichetta punto di riferimento del
jazz internazionale d’avanguardia), in un catologo che comprende i più importanti
musicisti della scena contemporanea internazionale, da Brad Mehldau a Robert Glasper,
a Esperanza Spalding, Jeremy Pelt, Aaron Goldberg.- Il 6 giugno 2014 è il primo musicista pugliese a vincere il prestigioso “Premio
Internazionale Massimo Urbani”.
– Nel 2020 è docente di pianoforte jazz presso il Conservatorio Verdi di Como.
— Suona con alcuni tra i più importanti musicisti jazz italiani e stranieri, partecipando a
Festival italiani ed internazionali: Bologna Jazz Festival, Roma Jazz Festival, Italian
Jazz Days “Jazz at Lincoln Center – New York”, Bucarest Jazz Festival.
“Suona il pianoforte con la facilità e il virtuosismo naturale dei predestinati. Si muove sul
terreno di un jazz moderno di alto profilo che sa far tesoro delle lezioni del passato più
glorioso”. (F.Versienti, Corriere della Sera)
“L’ombra del miglior Hancock si staglia sullo sfondo di questa musica”. (V.Fugaldi,
Jazzitalia).
“Eugenio ha un’ottima tecnica strumentale, unita ad una maturità musicale che lo rendono
molto comunicativo” [Fabrizio Bosso].
“Bellissimo suono emozionante, eccellente l’interplay con la sezione ritmica, il senso della
musicalità del ragazzo è molto alto” [Tommy Smith].